L’accademismo “popolare” dei filomati

big_pinsSi è quasi concluso l’anno filomatico in Italia e all’estero. Con il 31 Dicembre si concluderà quello che è stato, senza dubbio, un periodo di formazione, di ricerca, di informazione e progettualità. Parliamone con il Presidente della Associazione Filomati – Philomates Association dott. Danilo Campanella.

Presidente, qual’è il bilancio conclusivo del 2013?

E’ ancora presto per dirlo. Stiamo portando a termine alcune conferenze in giro per l’Italia, e il nostro comitato editoriale è impegnato a concludere i progetti per la “carta stampata” Sono almeno due i libri che vorremmo pubblicare, ma presumo che li vedremo nei primi mesi del 2014.

Cos’è oggi l’Associazione Filomati? (www.philomates.org)

L’Associazione Filomati è un’associazione accademica. E’ nata nel 2003 e si è internazionalizzata a partire dal 2005. Il suo scopo, eredità, in Italia, dell’Accademia dei Filomati di Lucca, è quello di riunire uomini e donne di cultura, portando avanti i progetti di ciascuno con l’aiuto di tutti. 

Si, ma nel concreto, questi progetti in cosa confluiscono?

Sono conferenze, pubblicazioni, seminari e mostre d’arte.

A distanza di tanti anni, e di un’eredità “filosofica” che vanta, tra gli altri, Ipazia d’Alessandria, lei riscontra una qualche tendenza di parte all’interno dell’associazione?

Cosa intende?

Intendo politica o religiosa.

Come le ho detto, noi ci occupiamo di divulgazione culturale a più livelli. Ci sono scrittori, appassionati, professori, e professionisti. Si immagini se avesse una connotazione partitica o confessionale cosa diventerebbe …. sarebbe ingestibile! Tutte queste teste vengono tenute assieme in modo armonico dal loro desiderio di apprendere. Filomate significa questo “colui che ama apprendere”.

Siete cresciuti molto negli ultimi anni?

Troppo.

Cosa vuole dire??

Voglio dire che i sostenitori sono tanti, così come gli aderenti. I soci molti di meno. Questa non può essere un’associazione per tutti perché bisogna essere partecipi nei progetti, e non semplici quotizzanti e soci passivi. downloadBisogna avere esperienza, pazienza, passione e tempo, tanto tempo a disposizione fuori dal proprio lavoro. E’ però una delle poche associazioni che fanno qualcosa di tangibile, basta vederlo nella rete. E naturalmente questo ha causato a volte invidie che, fortunatamente, non hanno portato alcun danno serio. 

Da come ne parla sembra il migliore dei mondi possibili!

Guardi, forse parlo con troppa passione. Comunque, io ho frequentato tante associazioni nella mia vita, e mi sono fermato a poche di esse. L’AF (Associazione Filomati) è quella che mi ha permesso di conoscere tante persone, di promuovermi come ricercatore, di pubblicare, di allenarmi nella dialettica grazie alle conferenze, e di praticare (non imparare) la tolleranza. Perché, mi creda, a sentire le idee di alcuni, bisogna essere proprio tolleranti!

Lei succede da poco tempo, due anni, da un altro presidente. Come vuole lasciare (se lo farà) l’Associazione?

La vorrei lasciare migliore di come l’ho trovata, sebbene sia in perfetta salute. Viviamo in un mondo arrabbiato, in una società incattivita e rappresentata spesso da non-persone. Volgari, ignoranti e psichicamente instabili. Bisogna anche avere un certo occhio, e tatto, per individuarle quando vogliono iscriversi da noi, e mostrar loro la porta. imagesA volte fanno finta di nulla, e scrivono qualche post di disprezzo su internet. Altre volte sono più incisivi. Ma è il prezzo che bisogna pagare quando si vuol fare qualcosa che vada un po’ oltre il circolo bocciofilo.

 

 

 

Grazie Presidente.

Massimo Zara.

 

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