Dio è alieno? La risposta da uno studioso.

stop-spec-2-216x300Ci confrontiamo oggi con Mauro Biglino, un intellettuale “sui generis”, controcorrente, che é stato realizzatore di prodotti multimediali di carattere storico, culturale e didattico per importanti case editrici italiane e riviste. Famoso per aver pubblicato numerosi libri sulla storia della Chiesa, in particolare sull’esegesi biblica e il rapporto tra rivelazione e realtà storica; Celebri le sue affermazioni provocatorie come “Non c’é traccia di creazione nella Bibbia!“. Dott. Biglino, lei é studioso di storia delle religioni è stato traduttore di ebraico antico per conto delle Edizioni San Paolo, collaborazione che si è conclusa una volta iniziata la carriera da scrittore in cui porta alla luce le sue “scoperte” fatte in trent’anni di analisi dei cosiddetti testi sacri che da sempre sono state omesse. La sua collaborazione con l’editrice San paolo é terminata proprio per questo?
Si è interrotta  non appena ho pubblicato il mio primo libro di contenuto biblico e in questi tre anni ho ricevuto due avvertimenti scritti  nei quali mi si diffida dal fare credere che le Ed San Paolo possano avallare in via diretta o indiretta le mie ipotesi: cosa che per altro non ho mai fatto, anzi ho sempre evidenziato la rottura immediata dei rapporti.

Dire che nella genesi si parla implicitamente di extraterrestri é invero un’affermazione forte. Lei in realtà non é un teologo. E’ certo di “interpretare” correttamente gli scritti biblici, in particolare quelli rivolti all’Antico testamento?

Quando si parla di lingue antiche la certezza non appartiene a nessuno, salvo a chi pretende di attribuirsela. Da moltissimi anni  leggo l’ebraico masoretico e ritengo che l’intero contesto  antico testamentario indichi una direzione che ritengo decisamente plausibile.

Facendo una affermazione più diretta mi sento di dire che la mia metodologia – che tende a sostenere la validità della lettura letterale – dia più garanzie della metodologia tradizionale che tende a introdurre interpretazioni di carattere allegorico o metaforico in tutti i passi in cui il testo contrasta nettamente con le verità dottrinali.
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Ad esempio: in relazione al primo versetto della Bibbia – che secondo la teologia vorrebbe dire “in principio dio creò i cieli e la terra” – non ho mai sentito nessuno affermare che è “allegorico o metaforico”, mentre nel resto della Bibbia, secondo certe dottrine, ci sarebbero metafore ed allegorie ad ogni pie’ sospinto.
E la cosa curiosa è che proprio quel versetto non vuole assolutamente dire ciò che gli attribuiscono: tutta la filologia accademica documenta chiaramente che BARA non significa mai creare (al tema della creazione ho dedicato due capitoli interi del mio ultimo libro NON C’E’ CREAZIONE NELLA BIBBIA).
 
L’affermazione sugli alieni può apparire indubbiamente forte ma ricordo che Mons. Corrado Balducci affermava nelle interviste pubbliche (RAI compresa) che gli UFO esistono e la Bibbia li conosceva:  egli parlava da esperto in quanto incaricato dal Vaticano di occuparsi proprio di questi temi.mauro_biglino
Il Reverendo Presbiteriano Padre Barry Downing (teologo, fisico, con specializzazione nei rapporti tra scienza e fede) scrive con assoluta tranquillità che la religione mosaica è il frutto dell’incontro con un UFO guidato da intelligenze provenienti da altri mondi.
Sono sempre di più gli uomini di Chiesa che si avvicinano a questa tesi che per altro non contrasta con l’esistenza di Dio: per una persona di fede gli individui di cui parla la Bibbia possono benissimo essere dei figli di Dio che fanno parte del suo disegno provvidenziale nei confronti dell’uomo.
Lei fa coincidere resurrezione e reincarnazione. Ci spiega meglio questo suo concetto applicato alla cristologia generale?

Non le faccio propriamente coincidere; nel libro RESURREZIONE REINCARNAZIONE ho tentato di spiegare come le due dottrine siano state elaborate – in oriente ed in occidente – probabilmente per rispondere a domande ed esigenze presenti nelle rispettive situazioni storiche, sociali e culturali.

E’ per altro evidente che si escludono a vicenda: se esiste la resurrezione della carne con il mantenimento della singola individualità è ovvio che non può esservi reincarnazione in centinaia o migliaia di forme diverse.

Di recente si é occupato anche di massoneria. una domanda sorge spontanea: lei é o é stato massone?

Sono stato Massone nella GLDI degli ALAM, ne sono uscito undici anni fa.

Negli ultimi tre anni diverse Regioni Massoniche mi hanno chiamato e mi chiamano regolarmente a fare conferenze per portare al loro interno i contenuti che emergono dalle traduzioni che continuo a fare.

Se non esiste, come lei scrive in uno dei suoi testi, grande differenza tra Chiesa Cattolica e massoneria, perché su quest’ultima pende una scomunica da parte della prima, Semplice depistaggio?
La questione della scomunica è stata fortemente ridimensionata, come documento nel libro CHIESA ROMANA CATTOLICA E MASSONERIA.
Il rapporto conflittuale è sorto con le posizioni fortemente anticlericali della massoneria ottocentesca ma attualmente le obbedienze massoniche hanno al loro interno  migliaia di cattolici credenti.
I principi di base sono assolutamente sovrapponibili, la differenza sostanziale risiede nelle questioni relative a Dio: per la Chiesa non ci sono dubbi sulla “sua” identità, mentre la Massoneria lascia assoluta e totale libertà di pensiero; ci sono logge in medio oriente in cui convivono tranquillamente cattolici, maroniti, ebrei, musulmani…
Per questo i credenti non hanno difficoltà ad appartenere alle obbedienze regolari: la libertà di credo e di coscienza è totale, ma è proprio questo l’aspetto che  non risulta  accettabile per una istituzione che necessariamente chiede adesione ai dogmi e non può quindi accettare il pensiero relativista. Di qui il contrasto che rimane forte.
Il suo lavoro di ricerca le ha mai portato scontri, nemici, difficoltà nella vita privata?

I nemici sono di un numero tale da essere per me non verificabile; in rete la gogna mediatica è pressoché quotidiana ma so bene che non può essere diversamente e quindi non vivo questa situazione come un problema.

Oltre alla inevitabile perdita degli incarichi di traduttore (non poteva essere diversamente), osservo che mi si fa lentamente terra bruciata attorno: chi mi ha fatto interviste ha perso la disponibilità di pagine su una rivista letteraria; una libreria ha detto che nel territorio in cui opera non può assolutamente esporre i miei libri in vetrina; alcune associazioni culturali che hanno organizzato conferenze sono ostracizzate dai giornali; un insegnante di religione ha perso l’autorizzazione e nella istruttoria aperta contro di lui c’era una foto che aveva fatto in gruppo con me accompagnata dalla dicitura “frequentazioni eretiche”.
Sono sinceramente dispiaciuto per coloro che subiscono conseguenze a causa mia.

Lei ad oggi si considera (perdoni il termine ad ampio spettro) un credente?

Sono un agnostico: io dei mondi spirituali non so nulla e quindi non ne parlo.

Non a caso nelle conferenze dico sempre che chi cerca la “verità” deve rivolgersi ai maestri che la possiedono, non a me.
Mi ha fatto molto piacere leggere le parole del Prof. Armin Kreiner  (teologo cattolico, docente di teologia alla facoltà cattolica dell’Univ.  di Monaco di Baviera) il quale scrive che se si afferma che di alieni non dobbiamo parlare perché non li conosciamo  e non li abbiamo sul tavolo come oggetto di studio, allora dobbiamo immediatamente porre tutta la teologia “ad acta” perché di Dio non sappiamo nulla.
Ecco, io so di non saperne nulla e quindi non ne parlo mai: mi sento però di dire che neppure la Bibbia ne parla.
Sottolineo che il fatto che la Bibbia probabilmente non parli di Dio non significa di per sé che non esista (non faccio mai questa affermazione) ma solo che gli autori di quei testi in origine hanno inteso mettere per iscritto una storia in cui agiscono esclusivamente individui in carne ed ossa.
Biglino secondo lei la religione oggi ha ancora qualcosa da dare all’essere umano più della scienza?

Citando Napoleone Bonaparte penso che l’uomo possa vivere senza Dio ma non senza una religione.

Questo non è necessariamente positivo ma mi pare un dato di fatto e penso che le gerarchie delle grandi religioni ne siano consapevoli.
Devo dire che talvolta mi chiedo se  credano veramente in quel Dio di cui esse stesse hanno elaborato la figura o non credano piuttosto esclusivamente nella concreta funzione sociale della istituzione: ovviamente non posso avere la risposta certa e questa rimane quindi una mia personale curiosità.
Massimo Romualdi.

6 pensieri su “Dio è alieno? La risposta da uno studioso.

  1. Trovo la cosa molto interessante, perché riprende il tema della Gnosi secondo una luce diversa.
    Nella Bibbia gli Elohim sono al plurale e i contattisti raheliani ci hanno fatto un culto ufologico.
    La Gnosi originaria parla di un Demiurgo che crea il mondo al posto di Dio Vero e Proprio. Qui si parla di alieni. Di che poi viene la domanda: se gli alieni avessero fatto davvero loro gli esseri umani, chi ha fatto a sua volta gli alieni?
    Però, la Creazione potrebbe non esserci mai stata, come dice la filosofia indiana: un universo eterno increato che ha solo fasi di espansione e di contrazione.
    Affascinante, ma inutile dal punto di vista scientifico, perché richiede un atto di fede al pari di quello che si richiede per certi dogmi delle religioni tradizionali.
    Sul fatto che gli addetti ai lavori credano in quello che predicano, beh, l’albero si giudica dai suoi frutti.

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